Pastoriad e Endymion e Diana
Nella Bibbia greca, Cristo chiamò Peter per nutrire le sue pecore. Quando gli fu chiesto dal Signore di prendersi cura delle pecore, Gesù lo nominò pastore.
A differenza di altre professioni, il pastore è un ministero ordinato che richiede convinzione e dedizione spirituale. Coloro che scelgono di entrare nel servizio pastorale possono provare una chiamata e un amore per il lavoro, ma devono essere pronti ad affrontare l'opposizione e la pressione.
I primi tentativi di opera arcadiana riflettono una sorprendente ricorrenza del mito di Endymion e Diana nelle opere di Christina di Svezia, Alessandro Guidi, Francesco de Lemene e Pietro Metastasio. Le loro oeuvres letterarie sono in netto contrasto tra loro e sono caratterizzate da un carattere polimorfico che richiede una revisione critica.
Il fatto che la favola di Endymion e Diana fosse un omaggio a Christina o una confessione delle sue evarate amorose edonistiche è stata molto discussa tra gli studiosi. Per alcuni, il testo può rivelare che Christina era in uno stato di tumulto interiore tra la sua immagine pubblica come sovrano celibe e il suo desiderio segreto di un "pastore" cattolico. La composizione del poeta Guidi potrebbe essere stata un'espressione di gratitudine per la sua patrona. Indipendentemente dal significato esatto della favola, rappresenta uno dei fili più importanti nel nesso arcadiano di idee drammaturgiche e intellettuali.